Nutrite le parole
preparate una culla per ogni sillaba
una cuccia per ogni pensiero
il lenzuolo e le federe buone
col pallore dei ricami di marzo.
Amate le parole, vi è un Dio fra loro
e a ogni dire cammina sui crinali
dall’alto di un silenzio benedetto
Lui sorge come la perla dentro l’ostrica
come un soldato che sguaina la pietà
come il dente di latte intorno al pane
e mentre sorge ascolta
ascolta e avanza marciando su crinali
distesi come rughe millenarie
e le sue ossa sono spine per ogni suono vano
e grandine vivace di novembre