Prudenza ai fatti,
Lo sciabordio del tempo e le candele
Frantumano dei corpi l’incisione
Le attese e le sembianze
E le croci si ammucchiano
Si avventano alle braccia da inchiodare
Sfregando le campane e le monete
Per non tarmarsi prima fra le piaghe
Forse domani il sole spegnerà le ossa
Finendole al tramonto strette ai fili,
Leggere e senza gesta
Di propria consonanza
Fiato alla polvere, semmai
Distratta e spensierata con lo sguardo
Irrilevante ai sensi, davvero,
Mansueta nel silenzio che impersona
Ombrandosi agli armadi
Piove geometria oltre le voci
E gli angeli non piangono stupore fra le cerchie
Che accolgono anche i pazzi, di là,
Dove ogni suono impera mai stonato